Hotel Albergo Marin in Venice / Blog / 08 Ott 2025

Angoli curiosi di Venezia: 10+1 segreti da scoprire

Angoli curiosi di Venezia: 10+1 segreti da scoprire

La Venezia dei dettagli e delle sorprese

Oltre ai suoi monumenti più celebri, Venezia custodisce un mondo di piccoli segni, storie e leggende che spesso passano inosservati. Sono angoli che richiedono lentezza e curiosità, luoghi in cui fermarsi un istante per cogliere l’anima più intima della città.

1) Il Gobbo di Rialto

Realizzato nel 1541 da Pietro da Salò, il Gobbo di Rialto è una statua in pietra d’Istria che sorregge una scalinata davanti alla chiesa di San Giacomo. Qui si leggevano bandi e sentenze pubbliche: i condannati correvano dalla Piazza fino al Gobbo e, baciando la statua, ottenevano il perdono popolare. Un piccolo monumento che racconta la giustizia e la vita quotidiana della Serenissima.

2) La Porta Blu

In una calle del sestiere di Castello si trova la suggestiva Porta Blu, così chiamata per il suo colore vivido. Appartenne a una vecchia bottega di artigiani e conserva ancora i segni delle riparazioni e del tempo. Oggi è un simbolo di come i dettagli minimi, spesso ignorati, possano diventare icone di poesia urbana.

3) Ca’ Dario, il palazzo “maledetto”

Questo elegante edificio rinascimentale del Quattrocento, affacciato sul Canal Grande, è circondato da una fama sinistra: molti dei suoi proprietari hanno avuto destini tragici, dando vita alla leggenda della “casa maledetta”. Le visite non sono aperte al pubblico, ma dal vaporetto si può ammirare la sua splendida facciata, impreziosita da dettagli colorati e decorazioni in pietra che ne rivelano la raffinatezza.

4) Palazzo Tetta: circondato dall’acqua

Il Palazzo Tetta è uno dei pochissimi edifici a Venezia circondati dall’acqua su tre lati, dove confluiscono il rio di Santa Marina e quello di San Giovanni Laterano. Costruito nel XVII secolo, il palazzo è un esempio raro di architettura residenziale che dialoga completamente con i canali, tanto da sembrare una piccola isola nella città.

5) Il giardino di Palazzo Soranzo Cappello

Nascosto tra le calli di Santa Croce, il giardino di Palazzo Soranzo Cappello è un polmone verde poco conosciuto, oggi sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Venezia. Tra alberi secolari e aiuole curate, si respira ancora l’atmosfera che ispirò scrittori come Henry James e Gabriele D’Annunzio, che frequentarono questo luogo nelle loro opere e nei loro soggiorni veneziani.

6) Una pausa alla Serra dei Giardini

La Serra dei Giardini, elegante struttura in ferro e vetro di fine Ottocento, è oggi uno spazio verde dove convivono piante, fiori e un caffè accogliente. Fermarsi qui significa rallentare il passo, respirare l’autentica aria veneziana e concedersi un momento di quiete. È il luogo ideale per ritrovare energia tra una passeggiata e l’altra, lontano dal ritmo concitato del centro.

7) Un affresco a Rialto

Nei pressi del Ponte di Rialto è riemerso un raro affresco cinquecentesco di facciata, testimonianza del tempo in cui le case veneziane erano dipinte all’esterno. I colori, seppur sbiaditi, restituiscono l’immagine di una città un tempo più vivace e decorata, dove le pareti stesse raccontavano storie e identità.

8) La Testa d’Oro di Rialto

La Testa d’Oro, piccola scultura dorata murata vicino al Ponte di Rialto, è ciò che resta dell’insegna di un’antica spezieria famosa per la preparazione della Teriaca, un rimedio contro i veleni e molte malattie, considerato per secoli una sorta di medicina universale. Un minuscolo frammento che ricorda come Venezia fosse anche capitale di commerci e di saperi medici.

9) La sveglia sospesa

In Calle della Toletta, a Dorsoduro, una vecchia sveglia appesa a un filo pende ancora tra due case. La tradizione popolare racconta che fosse legata a una bottega vicina e lasciata lì come scherzo; altri parlano di un monito ironico sul tempo che scorre. Qualunque sia la sua origine, è diventata una curiosità che sorprende chi alza lo sguardo, dimostrando come Venezia sappia conservare persino i segni più insoliti della sua storia.

10) Il Portego del Paradiso e i barbacani

La Calle del Paradiso, vicino a Santa Maria Formosa, custodisce un portego medievale decorato da bassorilievi e archi gotici. Qui si vedono bene i barbacani, tipici di Venezia: mensole in pietra o in legno che permettevano di ampliare i piani superiori delle case senza ridurre lo spazio a terra. A Venezia ce ne sono molti, ma non sempre sono visibili: in questa calle si ammirano in tutta la loro particolarità, insieme al prezioso bassorilievo che adorna l’ingresso.

10+1) Calle Varisco

Vuoi provare a passare per la calle più stretta di Venezia? La Calle Varisco, in Cannaregio, misura appena 53 centimetri. Qui bisogna girarsi di lato, ridendo un po’, per arrivare dall’altra parte: un’esperienza curiosa che diverte adulti e bambini, simbolo perfetto di una città costruita sul filo dell’acqua e dello spazio.

Vivere Venezia come un vero veneziano

Conoscere questi angoli significa scoprire una città che non si mostra a tutti: fatta di dettagli, segni e leggende. Non si può dire di aver vissuto Venezia davvero senza averne cercato almeno qualcuno. E soggiornando all’Albergo Marin, a due passi dalla stazione e dal cuore storico della città, ogni giornata diventa occasione per nuove esplorazioni. Il nostro personale qualificato sarà felice di consigliarti i percorsi più suggestivi e gli orari migliori per vivere queste curiosità …

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